La Beppina udì un ronzio,
che pareva un lamentìo.
Guardò intorno, ed era il lagno
d’una mosca in preda al ragno.
Si fa core, allunga un dito:
fugge il ragno impaurito,
fugge l’altra, e se ne va
lietamente in libertà.
Svolazzando la meschina,
“Grazie!” disee alla Beppina;
“Talor basta un po’ ardir
i malvagi ad impaurir”.
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